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Lo scorso 13 dicembre la Commissione europea ha pubblicato il primo rapporto sul funzionamento della propria piattaforma di Online Dispute Resolution (ODR) istituita dal Regolamento (UE) n. 524/2013 e lanciata nel febbraio del 2016 con l’intento di facilitare la risoluzione delle dispute – transfrontaliere e non - sorte tra professionisti e consumatori attraverso strumenti alternativi a quelli giurisdizionali.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha diffidato le società del Gruppo Amazon (Amazon Italia Logistica S.r.l. ed Amazon City Logistica S.r.l.) a regolarizzare la propria posizione, con riferimento al possesso dei titoli abilitativi necessari per lo svolgimento di attività qualificabili come servizi postali.

In base alle informazioni e dagli elementi acquisiti, l’Agcom ha rilevato che il servizio di recapito ai destinatari dei prodotti acquistati sul marketplace è qualificabile come servizio postale, in base alla normativa di settore (nazionale e dell’Unione europea).

Con la sentenza Coty Germany del 6 dicembre 2017 (C-230/16), la Corte di Giustizia si è pronunciata  sui requisiti che i sistemi di distribuzione selettiva di prodotti di lusso devono soddisfare per non violare il divieto di intese anticoncorrenziali stabilito dall’art. 101 del TFUE (i.e. il divieto degli accordi fra imprese, delle decisioni di associazioni di imprese e di tutte le pratiche concordate che possano pregiudicare il commercio tra Stati membri e che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare il gioco della concorrenza nel mercato interno).

La sentenze trae origine da una controversia avanti al Tribunale Superiore del Land di Francoforte sul Meno fra la società Coty Germany GmbH, fornitrice di prodotti cosmetici di lusso, e la Parfümerie Akzente GmbH, distributrice autorizzata che commercializzava detti prodotti sia nei propri punti vendita sia on line, avvalendosi della propria vetrina elettronica oppure della piattaforma “amazon.de”.

Femmes de tête, de cœur, d’action: questo è il motto che sintetizza i valori fondativi di Féminin pluriel, associazione internazionale nata in Francia nel 1992, che oggi riunisce donne impegnate nella professione e nel sociale in Europa, India e Medio Oriente.

Per la diffusione dei valori iscritti nel proprio DNA, il Club Féminin Pluriel Italia ha organizzato il 6 dicembre a Treviso (con il supporto di BM&A ed il patrocinio dell’Assessorato per le Pari Opportunità) la Tavola rotonda dal titolo Professioniste alla svolta dell’economia 2.0. L’evento è stato l’occasione d’incontro per molte professioniste che, in vari ambiti, si trovano ad affrontare i mutamenti della società nell’era del digitale.

Nell’ambito dell’indagine avviata nel 2016 sul secondary ticketing, la Competition and Markets Authority britannica (CMA) ha reso nota l’imminente adozione di provvedimenti nei confronti di alcuni operatori online per violazioni della normativa a tutela dei consumatori. Mediante l’intervento annunciato, la CMA mira ad assicurare che i siti web per la vendita di biglietti online forniscano informazioni corrette e complete ai consumatori per quanto concerne in particolare: le limitazioni d’uso dei biglietti acquistati sul mercato secondario; l’identità del venditore (organizzatore dell’evento o rivenditore); i diritti contrattuali esercitabili da parte dei consumatori nei confronti del venditore dei biglietti; l’esatta collocazione del posto assegnato in relazione al biglietto acquistato.

Scade il 9 maggio 2018 il termine entro il quale gli Stati membri dovranno dare attuazione alla Direttiva (UE) 2016/1148, primo atto di armonizzazione adottato dall’Unione europea in materia di cybersecurity, recante misure per un livello comune elevato di sicurezza delle “reti e dei sistemi informativi” (“Network and Information Systems” da cui l’acronimo “NIS”). Anche l’Italia si sta muovendo in tal senso, avendo recentemente attribuito con legge 163/2017 al Governo la delega per l’attuazione della Direttiva NIS.

Ad aiutare gli Stati membri nel percorso che si concluderà nel 2018 è intervenuta la Commissione europea, che lo scorso ottobre ha pubblicato una Comunicazione, corredata da un Allegato, allo scopo di chiarire gli obblighi contenuti nella Direttiva ed assicurare maggiore “certezza giuridica” ed omogeneità di interpretazione delle nuove norme per tutti gli attori coinvolti

Pubblichiamo la presentazione svolta dall'Avv. Sara Gobbato il 24 novembre, nell'ambito del Master di Giurista Internazionale d'Impresa 2017/2018 organizzato dall'Università di Padova presso la sede di Treviso. Tema della presentazione è la disciplina nazionale a tutela dei consumatori, rilevante ai fini della redazione delle condizioni generali dei contratti di commercio elettronico.

Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione hanno raggiunto un accordo politico in merito al testo del Regolamento che vieta le pratiche ingiustificate di geoblocking a danno dei consumatori che desiderano acquistare prodotti o servizi online all'interno dell'UE. Il testo finale del Regolamento verrà sottoposto al voto dell'assemblea plenaria del Parlamento europeo e diverrà applicabile dopo nove mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea. 

Il 6 dicembre alle ore 11, nella suggestiva cornice della Sala Verde di Palazzo Rinaldi a Treviso, si terrà la tavola rotonda Professioniste alla svolta dell'economia 2.0. Sotto il patrocinio del Comune di Treviso, Assessorato alle Pari-Opportunità, l'evento è organizzato - con il sostegno di BM&A - da Féminin Pluriel, Club Internazionale fondato nel 1992 che riunisce donne impegnate professionalmente e nel sociale.

BM&A è stato insignito del premio di miglior studio legale del Nord Italia nell'ambito dei TopLegal Awards 2017 (XI edizione). La cerimonia di premiazione si è svolta il 20 novembre nella suggestiva cornice degli East End Studios di Milano alla presenza di oltre 750 invitati.  

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