Il 10 maggio la Commissione europea ha reso note le risultanze finali dell’indagine conoscitiva avviata due anni fa in materia di commercio elettronico.
Per quanto concerne i beni di consumo, l’indagine conferma che nell’ultimo decennio l’e-commerce ha avuto un impatto significativo sulle strategie distributive delle imprese e sui comportamenti dei consumatori.
Il canale online ha accresciuto la trasparenza dei prezzi, consentendo tuttavia in alcuni casi comportamenti opportunistici negativi di free riding. L’accresciuta trasparenza ha anche accentuato la concorrenza in materia di prezzo, non sempre positiva per i consumatori quando avviene a discapito della qualità e dell’innovatività dei prodotti.
La settimana dell’e-Commerce, promossa dalla Conferenza della Nazioni Unite per il Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) - principale organo sussidiario permanente dell’ONU operante nei settori del commercio, sviluppo, finanza, tecnologia, imprenditoria e sviluppo sostenibile - è entrata ieri nel vivo con l’evento pivot “Digital Transformation for All: Empowering Entrepreneurs and Small Businesses”, tenutosi nella sala dell’Assemblea Generale del Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra.
Oltre 600 delegati provenienti da 70 Paesi del mondo hanno avuto l’occasione di confrontarsi sulle tematiche relative alle prospettive di sviluppo futuro dell’e-commerce con un panel di eccezione composto, tra gli altri, da da Mukhisa Kituyi, Segretario Generale dell’UNCTAD, Jack Ma, Special Adviser dell’UNCTAD per l’imprenditoria giovanile e le piccole imprese e fondatore e CEO di Alibaba Group, Roberto Azevêdo, Direttore Generale del WTO e Houlin Zhao, Segretario Generale dell’ITU.
The European Commission published today a proposal for a Directive to empower EU National Competition Authorities (NCAs) to be more effective enforcers when prosecuting anticompetitive conducts by the undertakings pursuant to Articles 101 and 102 TFEU and correspondent national provisions.
Among the shortcomings tackled by the Proposal, the European Commission underlines that currently “the majority of NCAs cannot notify key enforcement measures or request the enforcement of their fines cross-border if the infringer has no legal presence in their territory. Such companies currently have a safe haven from paying the fine”.
Il 15 settembre 2016 la Commissione europea ha pubblicato le risultanze preliminari dell’indagine conoscitiva sul commercio elettronico, avviata nell’ambito della Digital Single Market Strategy nel maggio 2015.
Mediante l’indagine, la Commissione vuole comprendere le restrizioni al commercio elettronico transfrontaliero, derivanti dalla prassi contrattuale ed in generale dalle condotte delle imprese, con riferimento alla distribuzione dei beni di consumo ed alla licenza dei contenuti digitali.