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Sabato, 10 Febbraio 2018 08:41

Il diritto di recesso nei contratti online

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Ai sensi dell’art. 52 cod. cons. nei contratti conclusi a distanza o fuori dei locali commerciali il consumatore dispone di un periodo di tempo di quattordici giorni per recedere unilateralmente dal contratto senza fornire alcuna motivazione e senza costi.

Tale termine è elevato a dodici mesi qualora il professionista ometta di informare il consumatore circa l’esistenza del diritto di recesso, al più tardi (nei contratti a distanza) entro il momento in cui è inviata la conferma d’ordine. Il professionista può in ogni caso sanare la mancata comunicazione trasmettendo al consumatore le informazioni relative al diritto di recesso. In questo caso il termine per il recesso è di quattordici giorni dalla data in cui il professionista ha fornito le informazioni.

Il termine per l’esercizio del diritto di recesso decorre, per i contratti aventi ad oggetto la prestazione di servizi dal giorno di conclusione del contratto.

Nei contratti aventi ad oggetto la consegna di beni determinati (o di un lotto di beni), il termine decorre dal momento in cui il consumatore acquisisce il possesso fisico dell’ultimo oggetto.

Nei contratti di somministrazione periodica di beni, il termine decorre dal momento in cui il consumatore acquisisce il possesso fisico del primo oggetto.

Il diritto di recesso è escluso per i seguenti contratti:

  1. contratti di servizi dopo la completa prestazione del servizio se l'esecuzione è iniziata con l'accordo espresso del consumatore e con l'accettazione della perdita del diritto di recesso;
  2. contratti di fornitura di beni confezionati su misura o chiaramente personalizzati;
  3. contratti di fornitura di beni che rischiano di deteriorarsi o scadere rapidamente;
  4. contratti di fornitura di beni sigillati che non si prestano ad essere restituiti per motivi igienici o connessi alla protezione della salute e sono stati aperti dopo la consegna;
  5. fornitura di beni che, dopo la consegna, risultano, per loro natura, inscindibilmente mescolati con altri beni;
  6. contratti in cui il consumatore ha specificamente richiesto una visita da parte del professionista ai fini dell'effettuazione di lavori urgenti di riparazione o manutenzione
  7. la fornitura di registrazioni audio o video sigillate o di software informatici sigillati che sono stati aperti dopo la consegna;
  8. la fornitura di giornali, periodici e riviste ad eccezione dei contratti di abbonamento per la fornitura di tali pubblicazioni;
  9. contratti conclusi in occasione di un'asta pubblica;
  10. fornitura di alloggi per fini non residenziali, il trasporto di beni, i servizi di noleggio di autovetture, i servizi di catering o i servizi riguardanti le attività del tempo libero qualora il contratto preveda una data o un periodo di esecuzione specifici;
  11. fornitura di contenuto digitale mediante un supporto non materiale se l'esecuzione è iniziata con l'accordo espresso del consumatore e con la sua accettazione del fatto che in tal caso avrebbe perso il diritto di recesso.

Il diritto di recesso può essere esercitato mediante il modulo standard allegato al codice del consumo oppure tramite qualunque comunicazione esplicita del consumatore oppure attraverso la procedura che il professionista può mettere a disposizione sul proprio sito web (art. 54 cod. cons.).

Non sono previsti obblighi in quanto alla forma del recesso, tuttavia, poiché l’onere della prova in ordine al tempestivo esercizio del diritto incombe sul consumatore, è opportuno che questi faccia uso a mezzi in grado di fornire sufficiente certezza in ordine alla prova della manifestazione di volontà e della data.

A seguito dell’esercizio del diritto di recesso il professionista è tenuto a rimborsare al consumatore il corrispettivo versato, comprensivo dei costi di spedizione, entro i successivi quattordici giorni, senza oneri aggiuntivi.

Il professionista può trattenere soltanto i costi supplementari per la consegna del bene, qualora il consumatore abbia scelto un metodo di spedizione diverso da quello più economico offerto dal professionista.

Il consumatore è tenuto a restituire entro quattordici giorni i beni consegnati dal professionista, consegnandoli personalmente oppure affidandoli – a proprie spese, salvo diverso accordo – ad un vettore. Fino a quanto il consumatore non abbia fornito la prova della consegna del bene, il professionista può ritenere il corrispettivo.

Il consumatore è responsabile unicamente della diminuzione del valore dei beni risultante da una manipolazione dei beni diversa da quella necessaria per stabilire la natura, le caratteristiche e il funzionamento dei beni. Il consumatore non è in alcun caso responsabile per la diminuzione del valore dei beni se il professionista ha omesso di informare il consumatore del suo diritto di recesso (art. 57, co. 3 cod. cons.).

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