L'11 ottobre Coldiretti Veneto ha siglato con BM&A la partnership per l'assistenza legale in materia di e-commerce a sostegno del Progetto Agriweb Advisor.
“Considerare le soluzioni più moderne per affrontare il commercio delle tipicità prodotte è una delle sfide delle nuove generazioni. Per questo Coldiretti ha introdotto nel sistema organizzativo la figura dell’Agriweb Advisor ovvero un consulente da affiancare agli imprenditori agricoli nella creazione di piattaforme web per incentivare la promozione digitale anche in campagna”. Lo ha spiegato oggi il direttore regionale Pietro Piccioni in occasione della presentazione dello stato di avanzamento del progetto sostenuto da Google e Ministero del Lavoro che ha facilitato i giovani agricoltori nell’approccio più social del lavoro dei campi. Dall’audacia e fantasia dei neo contadini – ha commentato Ugo Mattia coordinatore dell’attività - si stanno sviluppando progettualità singole o di rete come pacchetti turistici, ordini on line, consegne porta a porta, che gestiti nell’ordinaria amministrazione della vendita diretta costituiscono un’integrazione al reddito oltre che un veicolo di fidelizzazione con i consumatori digital friends”. Il mondo di internet però, nonostante le buone intenzioni di ogni avventore, può riservare anche qualche spiacevole sorpresa. Per non essere sprovveduti in questo nuovo percorso, Coldiretti ha promosso un accordo con lo studio BM&A di Treviso che assisterà i clienti in caso di rischi connessi alle operazioni di compravendita, controversie, irregolarità e altro.
“Quello che le aziende agricole venete e nazionali devono saper fare per affrontare senza pericolo le potenzialità dell’ e-commerce – ha affermato Antonella Lillo, avvocato dello Studio BM&A a capo di una task force di dieci professionisti specializzati a 360° sui temi dell’economia digitale - è prevenire il rischio legale digitale, ponendo attenzione a criteri base come il rispetto della normativa sulla privacy e ricordandosi sempre che, oltre alle pesanti ammende e condanne dell’autorità garante del mercato, sul web si corre anche un grande rischio reputazionale dai potenziali effetti devastanti sull’immagine di una azienda, soprattutto in questo settore della nostra economia.
Se il caso emblematico della vendita di lattine di “falso prosecco” su un famosissimo marketplace – ha detto Lillo - ha evidenziato quanto non ci sia più spazio sul web per le pratiche commerciali scorrette e quanto sia salito il livello di guardia a tutela delle nostre DOP e IGP, è anche chiaro a tutti che ormai l’e-commerce non è terreno per aziende “irresponsabili” e non preparate alla gestione delle dinamiche sempre più complesse di questo mercato”.
Colorito l’intervento di Gianni Gaggiani Fondatore Grow the Planet H-Farm che ha elencato una serie di epic fail. Episodi tra il drammatico e l’assurdo abbinati a storie di scivoloni comunicativi di grandi marchi che nel tentativo di accreditarsi al pubblico sono scivolati su bucce di banana ottenendo l’effetto contrario. Gli slogan provocatori, oppure le immagini dei luoghi costruite, le fake news, la scarsa conoscenza di facebook e imstagram hanno scatenato spesso reazioni distorte e controproducenti.
In chiusura, Alex Vantini delegato regionale di Giovani Impresa, nonché utilizzatore di sistemi informatici per il recapito della spesa giornaliera, ha invitato tutti al massimo rigore perché il mercato non perdona. “Non bisogna dar nulla per scontato – ha concluso Vantini - la responsabilità di essere produttori ce lo impone: anche se navigando possiamo perdere la bussola, la nostra fedeltà ai principi e valori etici deve essere il punto di arrivo di ogni scelta. Correttezza e lealtà sono le condizioni indispensabili per qualunque contratto, virtuale o formale che sia”.