Il 31 gennaio l’Autorité de la concurrence ha emesso un provvedimento cautelare nei confronti di Google per presunto abuso di posizione dominante nel mercato della pubblicità online.
Il procedimento sorge dalla denuncia della società di digital advertising Amadeus, la quale si sarebbe vista sospendere improvvisamente la fornitura dei servizi Google Ads senza valide motivazioni. In ragione della posizione detenuta da Google nel mercato dell’online advertising (con una quota del 90% in Francia), l’interruzione della partnership ha determinato per Amadeus un calo del fatturato del 90% tra il 2017 e il 2018.
In considerazione del carattere potenzialmente anticoncorrenziale della condotta denunciata, in via d’urgenza l’Autorité de la concurence ha stabilito che Google, benché libera di determinare le proprie strategie commerciali, in attesa della conclusione del procedimento di merito è nondimeno tenuta a:
- chiarire le condizioni applicabili a Google Ads;
- rivedere le procedure di sospensione del servizio, prevedendo un adeguato preavviso;
- riesaminare la posizione di Amadeus alla luce delle regole così riviste;
- sottoporre a formazione il personale addetto a Google Ads quanto all’applicazione delle nuove disposizioni.
Il 21 gennaio la Commission Nationale de l'Informatique et des Libertés (CNIL) ha irrogato a Google una sanzione di 50 milioni di euro per violazione del Regolamento UE 2016/679 GDPR. Secondo quanto accertato dal CNIL, Google non fornirebbe agli interessati informazioni adeguate, in merito alle finalità del trattamento dei dati utilizzati per la pubblicità personalizzata, disseminandole in vari documenti conoscibili solo dopo 5 o 6 "click" da parte dell’utente.
In aggiunta gli utenti dei vari servizi Google (quali Google search, You tube, Google home, Google maps, Playstore, Google pictures ecc.) non sono in grado di fornire un “consenso specifico ed univoco” al trattamento dei loro dati per le predette finalità. Il CNIL ha accertato infatti che, per configurare i consensi privacy, l’utente è tenuto ad accedere alla sezione “More options”, nella quale le funzioni di “Ads personalization” risultano pre-selezionate dalla stessa Google.