Il Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa (CPGA) nella seduta del 25 marzo 2021 ha approvato una delibera sull’uso dei mezzi di comunicazione elettronica e dei social network da parte dei magistrati amministrativi.
L’adozione del provvedimento è conseguenza della presa d’atto dell’estrema rilevanza che i social network hanno assunto nella formazione dell’immagine pubblica di persone, enti ed istituzioni. Questa caratteristica, che il provvedimento definisce “eternità mediatica”, può dare luogo a strumentalizzazioni e ad usi fuori contesto di questi contenuti che può ripercuotersi - nel caso dei magistrati - sulla stessa fiducia dei cittadini nelle istituzioni giudiziarie.
La delibera del CPGA, oltre a dettare norme specifiche per i magistrati, pone l'enfasi su due aspetti fondamentali, che interessano non soltanto i giudici amministrativi ma tutti i cittadini e gli enti che partecipano alle reti sociali.
Il primo è l'affermazione di un vero e proprio diritto/dovere di ricevere una formazione specifica sui rischi e le opportunità connesse all'uso dei social, necessaria per permetterne un uso consapevole.
Il secondo, connesso al primo, è l'importanza di un uso adeguato delle impostazioni di sicurezza e privacy delle piattaforme di social media, per minimizzare i dati personali diffusi, anche involontariamente, attraverso questi strumenti.
Per un commento più approfondito del provvedimento, rinviamo all'articolo pubblicato dall'avv. Francesco Foltran nel magazine online SmartIUS.
GDPR, cybersecurity e nuovi obblighi in materia di sicurezza delle reti: a questi temi è dedicato il nuovo numero 2/2018 dei Quaderni AiFos - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul lavoro. Tra i contributi inclusi nella pubblicazione, anche l'approfondimento di Sara Gobbato sui nuovi obblighi in materia di sicurezza derivanti per le imprese dall'implementazione in Italia della Direttiva NIS - Network and Information Systems.
Scade il 9 maggio 2018 il termine entro il quale gli Stati membri dovranno dare attuazione alla Direttiva (UE) 2016/1148, primo atto di armonizzazione adottato dall’Unione europea in materia di cybersecurity, recante misure per un livello comune elevato di sicurezza delle “reti e dei sistemi informativi” (“Network and Information Systems” da cui l’acronimo “NIS”). Anche l’Italia si sta muovendo in tal senso, avendo recentemente attribuito con legge 163/2017 al Governo la delega per l’attuazione della Direttiva NIS.
Ad aiutare gli Stati membri nel percorso che si concluderà nel 2018 è intervenuta la Commissione europea, che lo scorso ottobre ha pubblicato una Comunicazione, corredata da un Allegato, allo scopo di chiarire gli obblighi contenuti nella Direttiva ed assicurare maggiore “certezza giuridica” ed omogeneità di interpretazione delle nuove norme per tutti gli attori coinvolti.
Il 13 settembre il Presidente della Commissione europea Junker ha pronunciato al cospetto del Parlamento europeo il tradizionale discorso sullo stato dell’Unione, enunciando gli indirizzi e le priorità che guideranno le iniziative della Commissione nei prossimi diciotto mesi.
Lo scorso 19 settembre, la Commissione europea ha pubblicato sul proprio sito alcune schede di dettaglio relative alle iniziative legislative ed alle politiche attive che la Commissione intende promuovere.
Tra le priorità della Commissione Nell’ambito della strategia sul mercato unico digitale, la Commissione intende adottare alcuni incisivi interventi che interesseranno le imprese e le pubbliche amministrazioni presenti in rete.
Nella Gazzetta Ufficiale del 22 agosto, è stato pubblicato il decreto MEF che definisce le modalità tecniche ed i servizi telematici erogati dall’Infrastruttura Nazionale per l’Interoperabilità (INI) per il funzionamento dei Fascicoli Sanitari Elettronici (FSE) istituiti presso le Regioni e Province autonome.