Pratica commerciale scorretta
Ai sensi dell’art. 20 del Codice del consumo, una pratica commerciale posta in essere da un Professionista si considera scorretta se è contraria alla diligenza professionale, e se falsa o è idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del Consumatore medio che essa raggiunge o al quale è diretta. Oltre che nei confronti dei consumatori, le disposizioni del Codice del consumo in materia di pratiche commerciali scorrette si applicano anche nei rapporti tra professionisti e Microimprese che, in tale ambito, vengono dunque equiparate ai consumatori. Il professionista che commetta una pratica commerciale scorretta, nei confronti di un consumatore o di una microimpresa, può incorrere in sanzioni da parte dell’AGCM sino a 5 milioni di euro.