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Martedì, 23 Maggio 2017 18:30

La Fintech in cerca di Legislatore

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La Fintech resta, nel nostro paese e in Europa, in cerca di un Legislatore.

Lo ha ricordato pochi giorni fa, in occasione della relazione annuale dell’autorità dell’ 8 maggio 2017, il Presidente Giuseppe Vegas, evidenziando l’ormai cogente necessità di nuovi interventi regolamentari in tema di finanza digitale.

E’ in questa prospettiva che il 25 maggio prenderanno il via, presso le sedi della Commissione nazionale per le società e la borsa di Roma e Milano, i lavori della task force appositamente istituita dalla Consob per ipotizzare il futuro della regolamentazione della finanza digitale nel nostro Paese.

E nonostante il Presidente Vegas, nel passaggio della sua relazione annuale relativo alla Fintech, abbia affermato che “nella Consob di domani ci sarà bisogno di più ingegneri e meno avvocati”, la Consob di oggi continua ad affidarsi ai legali per affrontare le sfide di domani.

Della task force istituita dalla Consob sono infatti stati chiamati a far parte giuristi delle più prestigiose università italiane, tra cui capofila è la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, da sempre impegnata su molteplici fronti nelle tematiche legate alla digital economy.

Molti i temi oggetto di discussione: dalla tutela dell’identità digitale, all’abusivo esercizio di attività creditizia da parte di soggetti non bancari; dalle cosiddette “nuove truffe finanziarie”, alla disciplina di fenomeni sempre più diffusi come il “social lending”, l’“equity crowdfunding” e la “distributed ledger technology”.

La collaborazione tra i rappresentanti della ricerca giuridica e la Consob si tradurrà nella redazione di un “discussion paper”, che verrà presentato agli organi legislativi tra la fine del 2017 i primi mesi del 2018. 

Nel frattempo, lo scorso 23 marzo, si è tenuta a Bruxelles una conferenza organizzata dalla Commissione Europea sul tema “FinTechEU – Is EU regulation fit for new financial technologies?”.

A margine della conferenza la Commissione ha presentato un action plan sulla tutela dei consumatori nell’ambito dei servizi finanziari ed ha ha lanciato una consultazione pubblica che si concluderà il 15 giugno 2017.

Questi i principali obbiettivi di policy dell’action plan  (in relazione al quale maggiori informazioni possono essere reperite all’indirizzo http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-17-670_en.htm  e della consultazione pubblica (cui è possibile partecipare compilando il survey di cui all’indirizzo https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/fintech-2017):

  • come incrementare l’accesso per consumatori e imprese ai servizi finanziari;
  • come abbassare i costi operativi ed aumentare l’efficienza dei servizi;
  • come rendere il mercato unico più competitivo rimuovendo o attenuando le barriere all’ingresso;
  • come trovare un bilanciamento tra circolazione dei dati, trasparenza, sicurezza e privacy.

Si tratta, come è evidente, di tematiche di assai complessa soluzione, anche in considerazione della vorticosa velocità con cui il fenomeno della finanza digitale si evolve nella pratica quotidiana degli operatori.

Resta tuttavia sin d’ora certo che, finché vi sarà un ingegnere a dare vita ad nuovo fenomeno giuridico-digitale, non potrà prescindersi da un giurista che provveda alla sua regolamentazione.

 

 

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