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Il 6 dicembre alle ore 11, nella suggestiva cornice della Sala Verde di Palazzo Rinaldi a Treviso, si terrà la tavola rotonda Professioniste alla svolta dell'economia 2.0. Sotto il patrocinio del Comune di Treviso, Assessorato alle Pari-Opportunità, l'evento è organizzato - con il sostegno di BM&A - da Féminin Pluriel, Club Internazionale fondato nel 1992 che riunisce donne impegnate professionalmente e nel sociale.

BM&A è stato insignito del premio di miglior studio legale del Nord Italia nell'ambito dei TopLegal Awards 2017 (XI edizione). La cerimonia di premiazione si è svolta il 20 novembre nella suggestiva cornice degli East End Studios di Milano alla presenza di oltre 750 invitati.  

Un nuovo tassello del Digital Single Market è stato posto dal Parlamento europeo, che il 14 novembre in seduta plenaria - con 591 voti favorevoli, 80 contrari e 15 astensioni - ha approvato il Regolamento sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell'esecuzione della normativa che tutela i consumatori.

Il Regolamento (che diverrà applicabile dopo 24 mesi dalla sua entrata in vigore in esito alla pubblicazione in GUUE) mira a rafforzare le procedure di cooperazione e coordinamento applicabili dalle autorità nazionali nell’accertamento delle violazioni della normativa UE a tutela dei consumatori.

Lo scorso 14 novembre sono state presentate le conclusioni dell’Avvocato generale Michal Bobek nella causa C-498/16, Schrems c. Facebook, avente ad oggetto l’interpretazione degli articoli 15 e 16 del Regolamento CE n. 44/2001 (ora sostituiti dagli articoli 17 e 18 del regolamento UE n. 1215/2012) sulla competenza giurisdizionale in materia di controversie tra professionista e consumatore.

La prima delle due questioni sollevate dal giudice del rinvio riguarda la possibilità di qualificare come “consumatore” anche la persona fisica che, dopo aver aperto un account su un social media (nel caso di specie: Facebook) per uso personale, cominci ad utilizzarlo anche per condividere contenuti relativi alla propria attività professionale.

La seconda questione riguarda la possibilità di applicare le disposizioni del regolamento che disciplinano la competenza speciale in materia di controversie tra professionista e consumatore anche per far valere diritti che, pur nascenti da un contratto di consumo, siano stati ceduti a un terzo.

E' iniziato a Treviso il Master di 200 ore per l'acquisizione della qualifica di responsabile delle questioni doganali. Il Master, organizzato da Consulsped ed Assologistica con la collaborazione di BM&A, è valevole ai fini dell’accesso/riesame dello status di Authorized Economic Operator (AEO) ai sensi del Nuovo Codice Doganale dell’Unione Europea e per tutte quelle aziende che desiderano implementare le proprie competenze doganali.

Nelle prime due giornate del 2 e 8 novembre, gli avvocati Federica Bardini, Sara Gobbato e Valentina Morgante di BM&A si sono soffermate sul delicato tema del sistema delle fonti in ambito internazionale (WTO e WCO), europeo e nazionale.

The German Competition Authority (Bundeskartellamt) has launched a sector inquiry into the online price comparison websites.

The investigation focuses on comparison websites active in the area of travel, insurance, financial services, telecommunications and energy. By means of questionnaires sent to a large number of website operators, the Bundekartellamt is seeking information on topics such as rankings, financing, corporate links, reviews, availability or relevant market coverage, in order to uncover possible violations of consumer law provisions.

On 27 October the UK Competition and Markets Authority (CMA) launched an investigation into the hotel booking websites for misleading practices against consumer law. By means of requests for information addressed to several companies of the sector, the CMA is seeking information in particular on:

  • hotels ranking in the search results;
  • pressure selling aimed at rushing customers into making a booking decision;
  • discount claims;
  • hidden charges.

Uno dei fenomeni paradossali dell’economia digitale riguarda le eccellenze nazionali: le miriadi di offerte disponibili sul World Wide Web infatti, anziché appiattire le differenze, inducono il consumatore a ricercare quei prodotti che, per qualità e storia, sono considerati particolarmente caratteristici dell’identità e della bellezza del territorio di origine. Questo paradosso tocca tutte le eccellenze del Made in Italy ed in particolare il vino italiano che, nel mare magno del mercato globale digitale, deve confrontarsi con grandi opportunità e nuove insidie.

Delle nuove sfide per imprese, autorità di vigilanza e consumatori nel settore vitivinicolo si è parlato il 20 ottobre a Treviso al convegno “Vino e territorio: profili giuridici, economici e culturali di un rapporto identitario”, organizzato dalla Scuola di Giurisprudenza (sede di Treviso) dell’Università di Padova in collaborazione con il Dipartimento del territorio e dei sistemi agro-forestali, con il patrocinio di AIDA (Associazione Italiana Diritto Alimentare) e della Camera di Commercio Treviso-Belluno.

The second meeting of the WCO Working Group on E-Commerce (WGEC) took place in Brussels from 10 to 13 October 2017.

Upon further assessment of the outcomes of the Study Report on Cross-Border E-Commerce,  focused on Customs administrations procedures and country-specific best practices on e-commerce transactions, the WGEC announced the tools and instruments expected to be released in the coming months.

Lo scorso 17 ottobre la Corte di giustizia dell’Unione europea si è pronunciata sulla competenza giurisdizionale in relazione alle controversie aventi ad oggetto il risarcimento del danno cagionato alle persone giuridiche per effetto della pubblicazione attraverso la rete di dati o informazioni inesatti (CGUE, sentenza 17 ottobre 2017, causa C-194/16, Bolagsupplysningen e Ilsjan, ECLI:EU:C:2017:554).

La questione portata all’attenzione della Corte era sorta in un caso in cui una società estone operante in Svezia aveva promosso in Estonia un’azione volta ad ottenere la condanna di un’associazione di imprese svedese per il danno subito per effetto della pubblicazione dei dati sociali in una black list di imprese non affidabili pubblicata su un sito gestito dall’associazione e per la pubblicazione nel connesso forum di commenti ed affermazioni infamanti nei riguardi della società e di una sua dipendente.

Era infatti dubbio se in una tale fattispecie il danneggiato potesse promuovere l’azione di risarcimento soltanto dinanzi alle autorità giudiziarie dello Stato di residenza abituale del convenuto o se potesse agire anche dinanzi alle autorità dello Stato membro di stabilimento.

Si trattava dunque di interpretare la regola sulla competenza in materia di illeciti civili dolosi o colposi, oggi enunciata dall’art. 7, punto 2 del Regolamento (UE) n. 1215/2012 (ed in passato dall’art. 5, punto 3 del Regolamento (CE) n. 44/2001) che stabilisce la competenza, in alternativa al foro dello stato di residenza abituale del convenuto, anche del giudice del luogo dove l’evento dannoso è avvenuto o può avvenire.

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